Imparare a Comunicare
Comunicare significa innanzitutto mettere in comune
I nostri atteggiamenti sono sempre in relazione con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda. Significati, ambiente, percezioni e relazioni si intrecciano continuamente e non dipendono da una sola sorgente ma dalle due che ci compongono e ci governano in egual modo: quella mentale e quella emozionale.
Negli anni della formazione personale si insiste molto sui contenuti, sulla sorgente mentale, sullo specialismo trascurando, rinnegando, emarginando l’altra sorgente e il corpo.
Ma il corpo esiste ed è perfettamente integrato con la nostra mente: riconoscere quello che le neuroscienze e la neurolinguistica stanno mettendo da anni in evidenza significa occuparsi finalmente del corpo (volenti o nolenti non siamo puro spirito e di quello abbiamo bisogno per agire) e del lato emozionale.
Per chiarire subito: l’emozione è la risposta a uno stimolo esterno. Uno stimolo di piacere o dis-piacere influisce sull’apprendimento, sulla nostra attenzione, sulla nostra possibilità di ricordare: le sinapsi del nostro cervello diventano efficienti quando proviamo interesse, piacere; e sorridiamo.
E’ possibile, quindi, chiedersi ancora se e perché è importante imparare a comunicare davvero?